venerdì 18 maggio 2012

La Fanciulla di Vagli, femmina quattro volte


Sette mesi dopo che fu risposto all'Antropologo Smemorato, oggi è l'Antropologo Oggi in Pensione dell'Università di Pisa, poco innovando sul documento anepigrafe, a rinnovare i dubbi sul sesso delle Fanciulle, e sparpagliarli per la rete dei blog, fino a giungere, un po' sgangherati, con l'aiuto di aede lucchesi, sino a luoghi inauditi.
La Fanciulla di Vagli, coltivata per sette mesi, dacché i cinque fogli incartocciati in busta anonima giunsero a Firenze, che sarà al 50% Fanciullo.
Tutto è già scritto, tutto già detto, tutto già visto, per chi ha orecchi da intendere; per gli altri però si ripete la lezioncina, un po' di bibliografia può essere utile.
E allora brani scelti di prosa archeologica per chi proprio non trova sottomano I Liguri. Un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo, a cura di R.C. De Marinis e G. Spadea, Ginevra-Milano 2004. La bibbia, per tutti o quasi i ligurologi (non per l'Antropologo Oggi in Pensione dell'Università di Pisa).

Pagina 384, scrive Emanuela Paribeni (appena scavato e pubblicato il guerriero di Pulica, femminuccia con elmo cornigero spada lancia e altre chincaglierie):
«Accessorio costante della veste femminile è la cintura, in cuoio o tessuto, comunemente chiusa da un fermaglio di forma triangolare in bronzo ...
Il tono più modesto dei corredi femminili del III secolo appare dalla scarsa presenza di oreficerie. Anelli digitali in bronzo sono attestati a Levigliani ... a Ponzolo ... Anelli in metallo prezioso ... ricompaiono nelle necropoli del II e I secolo ...
Sono frequenti le armille in argento, bronzo e ferro, che possono essere pertinenti anche al costume maschile. All'ornamento della donna si riferisce comunque il tipo più diffuso, in filo generalmente d'argento avvolto a spirale con estremità ingrossate.
... nei corredi femminili del comprensorio orientale [ligure apuano, per chi non ha una carta sotto mano] compaiono collane in perle discoidali d'ambra ...


La ricca documentazione delle tombe maschili attesta l'uso delle armi e la loro deposizione rituale [maschile, armi, in grassetto]».

Cinture, collane, tutti gli addobbi di quel maschiaccio un po' effeminato di Vagli.

Ah, il Guerriero di Pulica era Guerriero anche di osso, leggere contributo dell'antropologa in sede di edizione.

Altre perle (di pasta vitrea).
Pagina 376, scrive Anna Maria Durante, reduce dallo scavo di quasi un centinaio di tombe ad Ameglia:

«All'abbigliamento femminile ... rimandano diversificati e sobri oggetti di ornamento ...
Sono normalmente accolti dentro il cinerario le spiralette per trattenere ciocche di capelli, anelli a verga o con castone in argento, orecchini in oro [la Fanciulla di Vagli non ne aveva], fili di perline ...
L'abito femminile appare connotato da una cintura in materiale deperibile, cuoio o tessuto, ornata di placche in bronzo ... dotata di un fermaglio di aggancio all'asola ...».

Si direbbe che può bastare, per chi cerca il sapere. Per chi cerca altre cose, non basterà mai.
Potrà però pur sempre prendere un minibus (quello di cui non si occupa il praetor, come egli scrive), e andare a vedere le libere donne di Ameglia, a Luni.

Oppure, salire sul sito del Parco delle Apuane, e guardarsi la bibliografia omnia sui Liguri-Apuani, con o senza trattino.
È più facile, tutto sommato ...


 

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